
La mindful eating prevede “regole” diverse dalle solite diete restrittive e si basa sull’alimentazione consapevole
La mindfulness, ovvero la pratica di mantenere l’attenzione al momento presente con consapevolezza, si può applicare anche nell’alimentazione. Alimentazione consapevole: questo è il concetto spiegato dalla mindful eating, la quale intende dare importanza al saper ascoltare i segnali di fame che il corpo manda in quel preciso momento, al masticare con consapevolezza e quindi al gustarsi il cibo senza pensare alle calorie. La fase di preparazione alla gara dovrebbe prevedere anche questi accorgimenti.
Mindful eating: i benefici principali
Praticare la mindful eating comporta diversi benefici, fisiologici e riguardo il benessere mentale, a differenza degli altri regimi alimentari che prevedono diete restrittive e che a lungo andare causano atteggiamenti e pensieri ossessivi nei confronti dell’alimentazione. Diversi studi hanno dimostrato quanto l’alimentazione consapevole possa aiutare ad alleviare i sintomi depressivi e la bassa autostima.
I risultati benefici dimostrati dagli atleti
L’alimentazione consapevole invita a non ossessionarsi sulle calorie, a mangiare quando si avverte la fame e a a concedersi anche qualche sgarro, quando ci vuole. Molte persone sono ancora scettiche riguardo la mindful eating. Eppure è stato dimostrato che gli atleti che la applicano alla loro dieta tendono ad avere un livello di massa corporea inferiore a differenza di chi segue diete restrittive.
Prestare attenzione ai segnali di fame invitati dal corpo
Molti atleti, quando si concentrano sull’allenamento, tendono a saltare gli spuntini. Nonostante abbiano fame, ignorano i segnali mandati dal corpo, e di conseguenza tendono a mangiare troppo durante un pasto principale. Quindi il loro corpo richiede urgentemente nutrienti e calorie per rifornirsi dopo il workout. La scienza ha dimostrato che grazie all’alimentazione consapevole, mangiando quando si avverte fame e senza saltare gli spuntini raccomandati, si potranno mangiare i pasti principali con moderazione. E a proposito di spuntini: ecco alcune gustose ricette di spuntini salutari ed energetici fai da te.
Non è importante solo cosa mangiare, ma anche DOVE mangiare
Mangiare dove capita significa mangiare senza consapevolezza. E di certo non fa parte di questo concetto. Questa abitudine porta anche a trascurare le quantità di cibo che si stanno introducendo nel corpo. Quindi per avere uno stile alimentare più consapevole è importante badare al luogo dove si mangia.
Cominciare con porzioni moderate
Due errori che portano a mangiare più del dovuto sono il mangiare di fretta e cominciare con porzioni troppo abbondanti. Occorre quindi cominciare con porzioni moderate, circa il 60% di ciò che si mangia di solito, e successivamente dare il tempo al cervello di ricevere i segnali di sazietà, prendendosi qualche minuto, dato che possono essere necessari anche fino a 20 minuti per captare tali segnali. Soltanto dopo ciò e ascoltando il proprio corpo si potrà comprendere se il 40% restante del cibo sarà necessario. E spesso non è così!
A tavola niente distrazioni!
Molte persone mangiano guardando la TV, leggendo un libro o, peggio ancora, usando computer o smartphone. Sbagliatissimo se vogliamo restare in tema di alimentazione consapevole! Per colpa delle distrazioni vengono trascurati i segnali di sazietà. E poi, in questo modo, non si gusterà il cibo come si dovrebbe.
Mindful eating: prestare attenzione…anche alla masticazione!
Masticare accuratamente è una componente spesso sottovalutata ma essenziale del processo digestivo. Aiuta a migliorare l’assorbimento dei nutrienti e ad avvertire meno fame tra i pasti, perché prolunga il senso di sazietà. Diversi esperti consigliano di masticare per ben 32 volte ciascun boccone. Altri ancora suggeriscono di ridurre i bocconi nella consistenza di un porridge. È possibile seguire uno di questi metodi oppure trovarne uno adatto alle proprie esigenze.
Mindful eating e attività fisica
Ossessionarsi sulle calorie può portare a disturbi alimentari. Si avrà la sensazione di doversi guadagnare i pasti attraverso l’esercizio fisico. Ma questo non deve essere visto come una sorta di punizione per giustificare i “peccati di gola”. Il cibo deve essere visto come un modo per prendersi cura del proprio corpo e della propria mente. Così facendo anche l’attività fisica sarà svolta più serenamente. Concludendo, l’alimentazione consapevole è consigliata anche agli atleti perché può migliorare la performance sportiva. Ne beneficerà anche la vita quotidiana. Mangiare senza consapevolezza è un tipico errore alimentare di molti runner: ecco quali sono gli altri errori e le “bufale” più diffuse relative all’alimentazione e alla corsa.

















