
Fino a qualche settimana fa, non sapevo nemmeno di avere un “os triconum” e forse non lo sai nemmeno tu. Proprio come me. Ma è bastata una semplice radiografia per scoprire il perché di tanto dolore sul lato posteriore della caviglia.
Che Cos’è l’Os Trigonum?
L’Os Trigonum è un osso accessorio che può svilupparsi nella parte posteriore della caviglia sin da piccolo. Normalmente, si fonde con il processo posteriore dell’astragalo entro un anno dalla sua comparsa. Tuttavia, in circa il 6-7% dei casi, non si fonde mai. In generale, questo osso non causa dolore, ma in alcuni casi, come il mio, può essere fonte di fastidio e ridurre l’arco di movimento della caviglia.
La Mia Esperienza con il Dolore alla Caviglia
La mia esperienza con l’Os Trigonum è iniziata circa due anni fa. Ho iniziato a soffrire di dolore al tendine d’Achille sinistro e inizialmente pensavo fosse dovuto all’eccessivo allenamento o all’aumento dei chilometri corsi settimanalmente. Per trattarlo, mi sono rivolto al mio fisioterapista di fiducia, che mi ha applicato un trattamento con tecarterapia e tape kinesiologico.
Nonostante il trattamento, il dolore è tornato dopo poco. Inizialmente, ho pensato che fosse solo un’infiammazione, ma quando il dolore è persistito, ho deciso di fare degli accertamenti più approfonditi.
La Diagnosi: Os Trigonum Bilaterale
Su consiglio del mio fisioterapista, ho effettuato una radiografia sotto carico del piede sinistro, e con grande sorpresa, il risultato è stato chiaro: Os Trigonum bilaterale. Questo osso accessorio è ben sviluppato su entrambi i lati della caviglia e sembra essere la causa del dolore che avvertivo, in particolare nella zona del tendine d’Achille.
Il referto della radiografia recita:
- Regolare tono calcico.
- Modica riduzione della concavità dell’arco plantare.
- Non evidenti appuntimenti calcifici nei tendini d’Achille e nell’aponevrosi plantare.
- Presenza di Os Trigonum ben sviluppato bilateralmente.
- Accenno a valgismo degli alluci.
- Bipartiti sesamoidi dell’alluce destro e sesamoide laterale dell’alluce sinistro.
Perché l’Os Trigonum Causa Dolore?
L’Os Trigonum può causare dolore quando è troppo grande o quando si sposta. Questo accade soprattutto nei movimenti di massima flessione plantare, come quelli che avvengono quando si flette il piede verso il basso. In particolare, ballerini e atleti che fanno movimenti ripetuti sulle punte dei piedi, come i praticanti di balletto, sono più soggetti a questo tipo di dolore.
Nel mio caso, pur non essendo un ballerino, ho praticato Tae Kwon Do da giovane, una disciplina che richiede movimenti frequenti sulle punte dei piedi. Potrebbe essere stata questa l’origine del mio Os Trigonum non saldato correttamente.
(Dal sito lodispoto.it): ”l’Os Trigonum è grande come una lenticchia e si sviluppa posteriormente nella caviglia tra la tibia e il calcagno. La sua funzione è incerta tanto che in molte caviglie non si sviluppa affatto e risulta assente. Certo è invece il suo ruolo quando è troppo grande o si mobilizza: entra in contrasto con la tibia nei movimenti di massima flessione plantare e genera dolore.
Come Viene Trattato l’Os Trigonum?
Il trattamento per l’Os Trigonum dipende dalla gravità del dolore e dalla limitazione funzionale. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico. La tecnica più comune è l’artroscopia della caviglia, che consente di rimuovere l’osso attraverso due piccoli fori cutanei ai lati del tendine di Achille, utilizzando una telecamera e una fresa. Dopo l’intervento, il ritorno alle attività sportive è possibile dopo poche settimane.
Prevenzione e Consigli per la Caviglia
Se soffri di dolore persistente alla caviglia o al tendine d’Achille, è fondamentale consultare un medico specialista. Non ignorare il dolore: se non passa entro 4-5 giorni, è il momento di fare degli esami strumentali. Con la salute non si scherza!
Conclusione: La Mia Esperienza e la Cura
Attualmente sto cercando di alternare la corsa alla mountain bike per evitare di sovraccaricare la caviglia. Ho appuntamento con un ortopedico di Verona per una consulenza specialistica. È importante affrontare tempestivamente questi problemi per evitare danni a lungo termine e migliorare la qualità della vita.
Ricorda sempre di ascoltare il tuo corpo e non sottovalutare i segnali di dolore. Un trattamento tempestivo può fare la differenza.


















Avendo lo stesso identico problema, vorrei sapere com’è andata l’operazione (se effettivamente effettuata).
Grazie,
Marco
Avendo lo stesso identico problema, vorrei sapere com’è andata l’operazione (se effettivamente effettuata).
Grazie
Ciao Marco, io fortunatamente non ho subito l’intervento ma mi sono dedicato ad una serie di onde d’urto. Non ricordo di preciso quante ne ho fatte ma ha funzionato. Da allora, è sono passati degli anni, non mai avuto più problemi e corro tranquillamente. Prova a sentire il parere di un ortopedico e chiedigli delle onde, magari risolvi senza dover intervenire. Anche perché se qualcosa dovesse andar storto, e ci sono possibilità, potresti non poter correre più. Fammi sapere appena hai notizie. Buone corse. V.