
I valori medici da tenere sotto controllo
Prima di praticare dello sport bisognerebbe rivolgersi al medico sportivo che dovrà informare il runner sulle condizioni della sua salute e di eventuali problemi che potrebbero subentrare come carenze muscolari e metaboliche e come intervenire per affrontarli.
Come il running cambia i valori
Praticare running cambia i valori, ma i runner, ce sono testoni non vogliono andare dal medico sportivo per fare un controllo.
Questo “incontro” potrebbe aiutarli avvalendosi di strumenti che potrebbero fornire informazioni utili sullo stato di salute in generale ma anche per evitare stati di affaticamento e crisi di sovraccarico: è necessario per intervenire per compensare carenze muscolari (per es. più potenza in un arto che in un altro) e metaboliche (carenze di vitamine o di ferro). Il medico sportivo ha un doppio intento: salvaguardare la salute dello sportivo ma anche favorire una migliore programmazione di allenamento ed una a prestazione sportiva adeguata.
Gli esami medici importanti
Il culto del controllo degli esami del sangue per migliorare le prestazioni sportive è entrato di routine nella vita sportiva all’inizio del 1980.
Tempo prima si prescrivevano solo per diagnosticare se ci fosse una malattia quando l’atleta presentava dei sintomi.
Invece, dagli anni ’80, si è iniziato ad eseguire esami periodici sia per controllare la loro salute ma anche per poter avere un profilo atletico migliore.
Quali sono gli esami medici da effettuare
Gli esami medici sono:
- Creatinfosfokina(CPK): il CPK è un enzima che si trova nel sangue a causa di un danno muscolare. Infatti, dopo un allenamento pesante, in caso di controllo, lo si troverà molto alto. Bastano due giorni di riposo per tornare alla normalità;
- Creatinina: la creatinina nel sangue è il segnale della funzionalità renale: se, durante i controlli si trova alta, significa che i reni sono sofferenti. Però potrebbe anche significare altro: troppo allenamento con stati di stanchezza e bisogno di maggiore idratazione;
- Elettroliti: la presenza degli elettroliti nel sangue è importante perché svolgono funzioni come: processi metabolici, contrazioni muscolari, omeostasi, funzioni del sistema nervoso. Proprio per questo, si deve valutare se tutto funziona al meglio, ed in caso di necessità procedere con la cura. Se i valori sono alterati è dovuto alla disidratazione (soprattutto alla iperidratazione) perché bevendo solo acqua durante le gare, si perde il sodio con il sudore e quello che avanza viene diluito con una scorretta reidratazione;
- Ferritina: la ferritina, per l’organismo, è una specie di “contenitore” del ferro: quando è molto bassa (con parametri importanti come, volume globulare basso, emoglobina bassa, ecc.), bisogna aumentare la dose di ferro mentre, quando è troppo alta, è sinonimo di gravi infiammazioni o altre patologie. Il runner, deve capire se ha le riserve di ferro necessarie per affrontare l’evento sportivo: nel caso dovesse integrare ne deve parlarne con il proprio medico e valutare l’eventualità;
- Emoglobina: una mutazione del globulo rosso, indica la possibilità di una patologia come l’anemia, la talassemia, ecc. L’emoglobina trasporta l’ossigeno necessario per lo sport: è importante controllarla per evitare cali di prestazioni. Ovviamente dev’essere il medico a valutare perché potrebbe essere anche una diluizione nel sangue solo per motivi fisiologici;
- Vitamina D: se c’è carenza di vitamina D si deve controllare soprattutto il metabolismo osseo. Per prevenire fratture da stress si dovrà monitorarla nei mesi invernali quando la presenza di luce e sole è minima e si rischia maggiormente;
- Urine: è importante effettuare le analisi delle urine perché da questo si potranno valutare disturbi metabolici, infezioni delle vie urinarie e disturbi renali. Inoltre, con questo tipo di esame, si potrà vedere se c’è la presenza di proteine e sangue (segno di una malattia urinaria): sempre da valutare dal medico perché al contrario potrebbe essere solo una sciocchezza (es.: uno sforzo eccessivo).

















