
Per chi come me si ritrova ad allenarsi al buio anche d’inverno o si ritrova a partecipare a gare dove la partenza o l’arrivo sono senza luce naturale, l’acquisto di una buona lampada frontale è fondamentale. Qui vi avevo parlato del mio acquisto, una Ledlenser NEO10R che mi sta dando grandi soddisfazioni, in questo articolo invece vi voglio parlare di come scegliere una buona lampada frontale in base ai vostri interessi.
Come scegliere la lampada frontale
In questo articolo vi spiegherò come scegliere tra le numerose lampade frontali in circolazione quella adatta al vostro utilizzo, alle vostre esigenze e soprattutto alle vostre tasche. Anche se non è il vostro primo acquisto, sappiate che vi sono 3 caratteristiche fondamentali per l’acquisto di una lampada frontale:
- Campo di illuminazione
- Modalità di illuminazione
- Autonomia
Campo di illuminazione
Il campo di illuminazione è determinato dalla potenza della lampada e dall’ampiezza del fascio frontale. La potenza si misura in lumen e quanti più lumen ci sono in una lampada più il campo di illuminazione risulterà ampio. Il campo di illuminazione si distingue principalmente di due tipi in funzione dell’utilizzo che ne andremo a fare: sport a spostamento lento o sport a spostamento veloce. Nel primo caso – come pesca, trekking, campeggio o arrampicata – la potenza dei lumen può essere inferiore ai 100 lumen ma con un fascio largo per avere una maggiore percezione di tutto ciò che ti circonda. Nel secondo caso invece – come trail running o mtb – la potenza dei lumen sarà di almeno 100 per vedere lontano (e bene) e anticipare eventuale ostacoli.
Modalità di illuminazione
Le lampade frontali moderne in circolazione propongono diversi tipi di illuminazione, basta scegliere quella che corrisponde alla pratica svolta. Una modalità di illuminazione forte per gli sport più intensi (trail running), una modalità eco per una più grande autonomia dove non vi è la necessita di un fascio luminoso ampio, una eventuale modalità rossa per vedere senza abbagliare l’area circostante, una modalità intermittente frontale per essere più visibile anche da più lontano e una modalità intermittente rossa (di solito dietro la testa o dietro il corpo per le lampade frontali indossabili) per segnalare a chi sopraggiunge la nostra presenza.
Autonomia
L’autonomia è fondamentale tanto quanto il campo di illuminazione, più sarà ampio il campo di illuminazione più risulterà minore l’autonomia della batteria. Per questo motivo le aziende hanno progettato lampade frontali con più modalità di illuminazione. Quando si procede in salita o quando si è in gruppo ad esempio, non servono tanti lumen, nel primo caso in salita si illumina solo la parte di tracciato che stiamo percorrendo a breve distanza, nel secondo caso invece l’unione di più atleti illumina di più con un minor consumo di batteria
Dunque se siete arrivati a leggere fin qui avete sicuramente appreso le basi per saper scegliere una buona lampada frontale con le caratteristiche necessarie per il vostro utilizzo, ora sta a voi applicare sul prossimo acquisto le informazioni acquisite. E ricordatevi sempre che ”chi meno spende, più spende” e ”chi più spende, meno spende”. Se non lo avete ancora fatto, qui trovate la mia recensione sulla Ledlenser NEO10R.
Qui in basso potete trovare alcune delle lampade frontali più conosciute e usate dai trail runners di tutto il mondo, se avete qualche euro in più potete cercare sul web le lampade Lupine, ottime si ma ad un costo non proprio accessibile a tutti. Buone corse illuminate a tutti. Enjoy.
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