
Dicembre è il mese perfetto per fermarsi a riflettere. Ogni anno, in questo periodo, faccio il punto sul lavoro svolto e scrivo una lista di obiettivi per il futuro. L’anno che sta per finire, tra alti e bassi, mi ha regalato traguardi e piccole soddisfazioni. Negli ultimi dodici mesi, la corsa e il rapporto con il mio corpo sono cambiati. Scoprire di avere un menisco usurato a soli 42 anni ha trasformato il modo in cui definisco i miei traguardi. Ho dovuto abbassare l’asticella, spostandola un passo alla volta.
Nonostante tutto, ho raggiunto risultati che porterò con me: ho superato per la prima volta i 50 km in una corsa e affrontato 3000 metri di dislivello positivo in gara. Tuttavia, quest’anno è stato una continua ripartenza. Ogni volta che riprendevo a correre, qualcosa mi costringeva a fermarmi. Prima il piede, poi il ginocchio e infine il menisco. Qualcuno potrebbe pensare che dovrei smettere, ma non è nella mia natura arrendermi.
Rinunce e nuove pagine da scrivere
Anche quest’anno non sono mancate le rinunce, soprattutto a causa di problemi fisici e impegni lavorativi. A differenza di molti che possono gareggiare ogni domenica, il mio lavoro spesso mi tiene occupato anche nei weekend. Per me è difficile pianificare a lungo termine. Tuttavia, ogni fine anno segna l’inizio di un nuovo capitolo: 365 pagine da riempire di sogni, progetti e promesse.
Cosa scriverò in questo nuovo capitolo? I sogni non mancano, così come le promesse. Mi impegnerò a essere più presente in casa, a trascorrere più tempo con i nostri cani e, soprattutto, a lavorare per realizzare alcuni sogni sportivi. Alcuni resteranno chiusi nel cassetto, ma altri, con impegno e determinazione, potrebbero diventare realtà.
Progetti per il 2019
Il nuovo anno inizierà con un grande appuntamento: la Montefortiana, una gara storica della provincia di Verona che richiama migliaia di partecipanti. Dopo due mesi di stop, ho deciso di alzare l’asticella e iscrivermi all’Ecomaratona (45 km e 1900 m D+). A febbraio, probabilmente, parteciperò alla mezza maratona di Romeo e Giulietta, approfittando dell’iscrizione offerta dalla mia azienda. A marzo, invece, mi attende la Ultrabericus (65 km e 1900 m D+). Sarà una sfida importante, soprattutto per la distanza, mai affrontata prima.
I sogni che alimentano la mia corsa
Ogni volta che vedo immagini di montagne, immagino come sarebbe correre lassù. Un sogno che porto nel cuore è partecipare al Tor des Geants. Prima, però, voglio affrontare altre sfide, come la Lavaredo Ultra Trail. Per me, i sogni non sono altro che desideri realizzabili con impegno e costanza.
Le statistiche del 2018
Nonostante gli stop forzati, il 2018 mi ha regalato soddisfazioni. Ho corso 1339 km, superando i dislivelli e le ore di corsa rispetto all’anno precedente. Non ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissato, ma non per questo smetterò di provarci.
2017
- 1176 km
- 124h 45′
- 29965 D+
2018
- 1339 km
- 158h 25′
- 40978 D+
Verso il 2019
Non so cosa mi riserverà il 2019, ma sono pronto a ripartire con ottimismo. Il primo obiettivo è dietro l’angolo, il 20 gennaio. Non voglio fermarmi, ma continuare a sognare. Perché un mondo senza sogni sarebbe vuoto.
Buon 2019 a tutti!

















