
Bella stagione e pollini
Con l’avvento della primavera correre immersi nella natura è molto bello e piacevole. Il sole, il clima tiepido, i fiori e i pollini. Per gli individui allergici questa stagione può diventare un vero e proprio incubo e spesso si deve ricorrere all’assunzione di medicinali per stare meglio. Starnutire, occhi che bruciano e naso che prude sono i famosi sintomi allergici.
L’allergia è una malattia del sistema immunitario che si caratterizza con una risposta esagerata dell’organismo a sostanze normalmente innocue, come il polline, individuandole come possibili pericoli. Questa reazione si scatena unicamente quando si entra in contatto con la sostanza ritenuta nociva dagli anticorpi e avviene nel giro di una decina di minuti.
Si è notato che spesso l’allergia è un disturbo ereditario e vi sono diversi fattori che favoriscono il suo manifestarsi: inquinamento, infezioni virali, uso prolungato di antibiotici, allattamento artificiale. Ovviamente il problema si sviluppa in quei soggetti già predisposti.
I sintomi possono presentarsi su più parti del corpo: se vengono colpite solo alcune zone si parla di allergia locale, al contrario, se viene coinvolto tutto il corpo siamo in presenza di allergia sistemica. Nel primo caso il naso subisce un rigonfiamento delle mucose, con starnuti e produzione di secrezione liquida; gli occhi si arrossano e sopraggiunge la congiuntivite; le vie aere si irritano, avviene una broncostrizione arrivando anche a scatenare attacchi d’asma; sulla pelle invece compaiono dermatiti e orticarie.
Capiamoci un po’ meglio
Accusare i sintomi appena descritti è davvero fastidioso, soprattutto per un runner che vorrebbe allenarsi e avere delle buone prestazioni. Quando si tratta di allergia sistemica, e quindi viene coinvolto tutto il corpo, vi sono diversi livelli di gravità, possono verificarsi reazioni cutanee, può gonfiarsi la gola impedendo la respirazione, possono essere colpiti i bronchi e si può arrivare anche ad avere uno shock anafi lattico. Quest’ultimo caso può causare ipotensione, coma o anche la morte, un’iniezione di adrenalina o di cortisone può salvare la vita. Un esempio è quello di un corridore che viene punto da un’ape, se sa di esserne allergico avrà sempre con sé l’iniezione per un pronto intervento. Il grosso problema è quando non si è mai sofferto di reazioni allergiche e iprovvisamente se ne verifica una. Per questo correre in compagnia può essere una buona idea.
Come prevenire e curarsi
Se rientrate tra i soggetti allergici avrete già la vostra terapia prescritta dal medico, ma se vi trovate improvvisamente in questa situazione – le allergie possono verificarsi in qualsiasi momento anche se non se ne è mai sofferto prima – ecco qualche consiglio.
Per quanto riguarda le cure preventive si ricorre al vaccino e agli anti staminici, entrambi devono essere prescritti dal medico curante.
- Vaccino: ci si sottopone a una desensibilizzazione qualche mese prima in via preventiva. Vengono somministrate dosi crescenti della sostanza disturbante per diminuire la sensibilità verso di essa e di conseguenza anche i sintomi. Può venire somministrato con iniezioni subcutanee nel braccio o mettendo qualche goccia sotto la lingua. Nel primo caso è necessario iniziare con sedute settimanali per poi passare a quelle mensili. Nel secondo devono assumersi ogni giorno. In generale un ciclo completo dura almeno tre mesi. I benefici del vaccino si mantengono anche a diversi anni di distanza dalla fine del trattamento.
- Antistaminici: sono i famosi farmaci da prendere prima di entrare in contatto con i pollini. Essi riducono i sintomi su tutto il corpo, si presentano sotto forma di compresse che possono provocare sonnolenza.
Se non ci si è preparati in via preventiva, il consiglio è sempre quello di lavarsi bene le mani e il viso al termine della corsa per eliminare eventuali residui di polline. Come terapia d’urto si utilizza il cortisone che calma immediatamente i disturbi. Chi soffre d’asma deve portare con sé lo spray da inalare all’occorrenza.
Fin dai primi sintomi o sopsetti è bene recarsi dal medico per sottoporsi a dei controlli facendo esami specifici. Si individuerà, così, la presenza o meno dell’allergia e si capirà l’allergene scatenante.