Running: menopausa ed osteoporosi

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Come allenarsi e come prevenire i rischi

Praticare running, stimola l’apparato muscoloscheletrico ed attiva il sistema ormonale: due elementi, che messi insieme, sono importanti per la cura ma anche il mantenimento della massa ossea. Ma, come per tutte le cose, sarebbe il caso di non strafare per non andare incontro a problemi fisici.

Perché potrebbero essere problemi?

Perché con l’avanzare dell’età, il recupero dopo essersi allenati, diventa sempre più lungo e, quindi, muscoli, tendini, legamenti ed articolazioni si logorano: allenarsi tutti i giorni, conciliando anche gli impegni familiari e lavorativi, diventa sempre più problematico e faticoso.

Inoltre, le donne dopo i 45 anni, devono anche fare i conti con la menopausa e con l’osteoporosi (conseguenza della menopausa): malattia che compromette la massa ossea.

Il running e la menopausa sono compatibili?

Il Dr. Alessandro Zerilli (osteopata), sostiene che, il running, essendo uno sport aerobico, aiuta a mantenere nei livelli giusti i parametri cardio-circolatori ed il tono muscolare.

E, soprattutto durante la menopausa, stimola l’apparato muscoloscheletrico ed attiva il sistema ormonale.

Come si vede, questi due componenti, sono fondamentali per il processo fisico durante il running e per non comprometterli in questo periodo della vita delle donne non bisogna esagerare.

In menopausa per quanto tempo si può praticare running?

Le donne in menopausa, possono praticare running, massimo per 40 minuti, in modo moderato (massimo 2 volte a settimana).

Praticare per molto tempo e ad un ritmo sostenuto, potrebbe creare traumi muscolari ed infiammazioni ai tendini.

Oltre ad incorrere nell’overtraining dovuto ad un stress fisico.

Questo cosa significa?

Significa che non bisogna strafare e che bisogna fare molta attenzione a come ci si allena ed ai tempi di allenamento.

Sono importanti anche gli accessori

Molto importante la scelta delle scarpe da usare perché, l’apparato muscoloscheletrico e le articolazioni, con l’avanzare dell’età si usurano.

Quindi, afferma sempre il Dr. Zerilli, che è consigliabile usare solo scarpe protettive e, nel caso di bisogno, anche un plantare sportivo per correggere dei difetti di appoggio del piede.

Tra l’altro, praticare running con delle scarpe adatte, aiuta a prevenire infortuni e migliora la spinta stimolando la muscolatura degli arti inferiori.

La fase di riscaldamento

La fase di riscaldamento è il primo “passaggio” per poter continuare a praticare running senza incappare in nessun tipo di problema.

Quindi, basterà solo camminare a passo veloce per dieci minuti aggiungendo esercizi di allungamento e di tonificazione glutei e quadricipiti mentre al termine, sarebbe utile basterà solo ripetere gli esercizi iniziali.