
Se devo essere sincero non conoscevo prima d’ora il Trail dei Brac (qui il link al sito ufficiale), fino a quando per caso non sono inciampato sul sito ufficiale dell’evento. Se avessi dovuto scommettere un solo euro sulla manifestazione non lo avrei mai fatto e i motivi sono presto elencati:
- difficile se non quasi impossibile trovare in rete informazioni dettagliate sulla gara. Se avessi dovuto scegliere di iscrivermi al Trail dei Brac solo per le informazioni trovate in rete allora non mi sarei mai dovuto iscrivermi.
- attività social da parte degli organizzatori scarsa se non pessima. Non esiste un profilo instagram, ne un profilo twitter, gli unici due profili sono un evento legato alla gara organizzato nel 2016 (siamo nel 2018) e non più aggiornato e il profilo del G.S. Valsana (organizzatore dell’evento) che al momento della mia iscrizione non postava un commento dal giugno 2017.
- sito web non aggiornato. Tutto fermo all’ultima edizione del 2017 e cliccando sulla voce ”iscrizioni” venivo rimandato alla pagina delle iscrizioni chiuse dell’anno prima.
- tempo di percorrenza (2 ore) per raggiungere il luogo della manifestazione in provincia di Treviso. Questo voleva dire sveglia molto presto con ripercussioni sull’esito della gara.
Ma allora perchè ho deciso di iscrivermi proprio al Trail dei Brac?
Ho pianificato le gare del 2018 con diverse settimane se non mesi di anticipo (qui il link) e dovevo scegliere per fine aprile una gara con una distanza media ma un buon dislivello che mi sarebbe servita come allenamento per il Trail Ultra Orsa di fine maggio e così è stato.
Il Trail dell’Orsa ha una distanza e un dislivello positivo per me mai corsi (50km – 3000D+), quindi avevo bisogno di mettere come si suol dire nel gergo dei trailrunners ”cascina in fieno”. Il Trail dei Brac era in quel momento il buon compromesso tra: novità, distanza e un buon dislivello.
Ma veniamo al giorno della gara
Sveglia alle 4.30, doccia e colazione. Questa volta per il Trail dei Brac ho deciso di optare per la solita colazione, niente di eccessivo, niente di ricercato, niente di niente che durante la settimana non mangio e così ho avuto ragione.
Infatti a differenza di altre gare non ho avuto problemi di digestione durante i primi km di gara e soprattutto non mi sono sentito appesantito, quindi il consiglio per tutti è: il giorno della gara non cambiate alimentazione ma attenetevi alla solita colazione che utilizzate durante i giorni di allenamento. Un rapido controllo degli accessori da portare al Trail dei Brac e via in auto direzione Follina.
- Action Cam per riprendere la gara
- 2/3 carboidrati in gel ad azione rapida
- Bicchiere eco pieghevole per dissetarsi ai ristori senza inquinare con i bicchieri di plastica
- 2 Soft Flask da 300ml
- Visto il caldo di questi giorni 3 bustine di sali minerali extra
- Zaino leggero da 1/5 L
- Occhiali e visiera per il sole
- Ginocchiera in caso di bisogno visto le precedenti sofferenze in gara negli ultimi km
- Bastoncini da trail pieghevoli
- Cintura Pure Belt per i bastoncini ed il telefono in caso di emergenze
Il tempo che ci impiego per raggiungere Follina è all’incirca di 2 ore, compresa una sosta vicino Conegliano Veneto per far rifornimento all’auto. Come già detto non sono poche ma sarà stata l’adrenalina di una nuova gara che non ho sentito il colpo. Il Trail dei Brac è li che mi aspetta, trovo un parcheggio e dei ragazzi così chiedo loro quanto è distante il luogo per il ritiro del pettorale.
Fortunatamente mi dicono che è vicino e mi consigliano di lasciare l’auto li visto che i parcheggi più avanti sembrano tutti esauriti. Pettorale ritirato. Mi è stato assegnato il numero 55 che a fine gara sarà come un déjà-vu.
La partenza è puntualissima e spacca il secondo, si parte al rintocco delle campane. Si parte subito in salita come quasi la maggior parte dei trail a cui ho partecipato, il Trail dei Brac non è da meno. La gara attraversa salite e discese in maggioranza su terreno boschivo, in alcuni tratti si passa su strade rocciose ma non vi è traccia di asfalto o cemento se non quello presente in piazza alla partenza e all’arrivo. Devo ammettere che ad un certo punto ho avuto paura.
Il percorso del Trail dei Brac prevedeva un paio di tratti un pò esposti che per me erano novità, nonostante avessi i bastoncini per un maggiore equilibrio ho dovuto rallentare e procedere lentamente un passo alla volta. In molti hanno corso in quel punto ma devo essere sincero non me la sono sentita.
Dopo 10,7 Km dalla partenza si sale sul punto più alto della gara: il Col de Moi con i suoi 1358mt. Il Trail dei Brac è una gara abbastanza impegnativa ma molto scorrevole, i punti critici dove ci si deve impegnare un pò di più sono pochi e nonostante ciò in totale il dislivello positivo a fine gara è stato di 1810mt.
Quando andava tutto per il verso giusto, la sfortuna ha bussato alla mia porta
Tra il 20° e il 22° km mentre viaggiavo spedito in discesa forse preso da un momento euforico, ho accusato il solito crampo all’interno coscia nella zona del muscolo gracile e dell’adduttore lungo. In occasione di gare con molto caldo o caldo improvviso come ad inizio stagione, nonostante beva durante tutto il tragitto degli integratori di sali minerali con potassio e magnesio, mi capita dopo l’arrivo quando il muscolo inizia a rilassarsi di essere colpito da forti crampi in quella zona, a volte ad entrambe le cosce.
Questa volta però ho accusato il dolore in discesa tant’è che ho emesso un piccolo urlo che ha fatto fermare oltre me anche il ragazzo che mi precedeva. Mi ha chiesto se fosse tutto ok e gli ho spiegato cosa avevo avuto, gli ho chiesto pure di andare tanto non avrebbe potuto fare niente (comunque l’ho ripreso a qualche decina di metri dall’arrivo anche se ha tagliato il traguardo prima di me). Mi sono fermato qualche minuto cercando di fare degli allungamenti di stretching e cercando di massaggiare la coscia, ho provato a ripartire camminando e non ho avuto difficoltà a farlo, piano piano ho ripreso a correre.
Dal km 19.5 è tutta discesa, a tratti ripida e ho dovuto frenare aggrappandomi agli alberi o rami presenti sul percorso. Dopo quasi 20 km per la maggior parte in salita, anche la discesa più facile può diventare impervia e a rischio caduta. Finalmente inizio a sentire la voce dello speaker che accoglie uno ad uno gli atleti al traguardo, non vedo niente ma la sua voce già mi basta ed avanza, questo vuol dire che mi sto avvicinando. Poi finalmente ritorno sul primo tratto di gara d’andata, riconosco il ruscello che lo costeggia e che porta dritto dritto in centro sotto il gonfiabile.
Mancano poche centinaia di metri e ritrovo l’asfalto che avevo lasciato dietro alle 8.30 del mattino, provo a salire una piccola rampa di scalini ma inciampo e sto quasi per cadere. In mano avevo già la video camera per riprendere l’arrivo ma per fortuna riesco a non farla sbattere per terra. Un paio di strade d’asfalto e un atleta che già aveva terminato ci incita a correre gli ultimi metri (avevo raggiunto il ragazzo dei crampi di qualche km prima). Faccio una curva e mi ritrovo un campo da calcio davanti e riconosco alle sue spalle il gonfiabile.
Eccomi sono arrivato, accendo la video camera e mi dirigo all’arrivo. Sento lo speaker che mi incita e mi invita ad andare avanti: ”Grande Vincenzo Marraffa, Valdalpone De Megni. Bravissimo Vincenzo” Io ringrazio e mi lascio infilare al collo la medaglia da finisher da due ragazzini di scuola elementare che erano li per dare una mano all’organizzazione. Faccio qualche passo in avanti mi giro e vedo un chiosco, davanti a me c’è della birra alla spina. Prendo i soldi che mi sono portato dietro e ne prendo un bicchiere. Fresca e bionda ed io ho tanta sete, va giù tutta d’un sorso. Che bella sensazione.
Commenti a freddo
Il Trail dei Brac è stata una gara affascinante con un percorso vario, in parte tecnico in parte meno. E’ stata una bellissima esperienza e soprattutto una piacevole scoperta. L’unico neo della gara è avere un unico percorso con una sola distanza da percorrere, questo è un punto a sfavore se dovessi decidere di correre qui anche il prossimo anno. Con un percorso più lungo mi sarei potuto misurare su un’altra distanza invece non sarà possibile. Forse il prossimo anno deciderò di cambiare gara o forse no, c’è ancora un anno davanti.
Tutto sommato faccio i complimenti all’ottima organizzazione per la riuscita dell’evento, forse posso dire di essere il primo a scrivere un articolo un pò dettagliato sulla corsa visto che al momento dell’iscrizione ho fatto fatica a reperire informazioni. Buoni i ristori durante tutto il percorso, ben 7 con acqua fresca, thè freddo o sali minerali visto la temperatura alta per la media stagionale. Se non avete mai corso il Trail dei Brac vi invito a farlo, una gara di nicchia visto il numero ristretto di partecipanti, magari se siete più in forma di me (e ci vuole poco) potete lottare anche per vincerla.
Consiglio per gli organizzatori:
Cercate di curare di più l’aspetto social che al giorno d’oggi è molto importante. Postare foto, condividere momenti dell’organizzazione, interagire con i followers, fare pubblicità su altri gruppi potrebbe rendere il Trail dei Brac molto più partecipato e coinvolgente. Grazie di tutto
Ecco in sintesi la mia gara: 27.91 Km 1810 D+. Tempo 4 h 55′ 37”











