Terapia del ghiaccio: per un recupero ottimale

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La terapia del ghiaccio (o critoterapia) consiste in una pratica da effettuare dopo allenamenti intensi per migliorare il recupero

La corsa fa bene: e i runner lo sanno…bene! Tuttavia è normale incappare in dolori muscolari e infortuni dopo l’allenamento. A tal proposito, per tornare in forma, è bene non trascurare la fase di recupero, fase che si può ottimizzare attraverso la terapia del ghiaccio, una pratica che aiuta a curare e a prevenire gli infortuni e a donare una sensazione di benessere generale.

I diversi metodi della terapia del ghiaccio

Dopo allenamenti faticosi, il freddo aiuta a calmare i muscoli tesi. Ecco perché è così importante la terapia del ghiaccio dopo la corsa, la quale consiste può consistere nell’applicare del ghiaccio o degli spray refrigeranti nella zona da trattare. In questo caso si parla di terapia localizzata, dato che può essere effettuata in modi differenti. C’è poi la critoterapia sistemica, da effettuare recandosi in centri specializzati in possesso di un’apposita crisosauna, ovvero una cabina che può accogliere una persona alla volta, oppure due stanze, una con -60 gradi, mentre l’altra con -130 gradi.

Un po’ di storia

Già nell’antichità si utilizzava la terapia del ghiaccio, terapia che veniva utilizzata anche dalle civiltà greche per attenuare il dolore. Oggi viene sfruttata soprattutto nell’ambito della corsa, dato che è stata riconosciuta come metodo efficace per ridurre l’affaticamento dei muscoli e prevenire eventuali lesioni.

Alcune regole da seguire

Questa terapia la si può effettuare a casa, in palestra oppure in centri specializzati o strutture mediche, in base al tipo di applicazione. Tuttavia ci sono delle regole base da seguire: prima di tutto occorre sempre affidarsi a dei professionisti e consultare il medico prima di sottoporsi alla terapia, consiglio rivolto soprattutto per chi presenta patologie di varia natura. Per evitare rischi non bisognerebbe sottoporsi alla cura del ghiaccio rigenerante per più di 20 minuti. Riguardo la frequenza, dipende dal tipo di trattamento: quelli casalinghi possono essere effettuati anche più volte al giorno e con intervalli di almeno due ore da un trattamento all’altro, mentre se si decide di recarsi in una crisosauna, non bisognerebbe superare le quattro volte a settimana. Qui puoi scoprire quali sono gli esami da effettuare prima di cominciare uno sport.

Terapia del ghiaccio: i benefici

La critoterapia, nome specifico della terapia del ghiaccio, aiuta prima di tutto a prevenire e limitare l’infiammazione, risposta di difesa del nostro corpo dopo sforzi prolungati e intensi. Poi aiuta ad alleviare i dolori muscolari, causati da vari fattori, come l’aver corso su superfici troppo rigide, strappi o stiramenti. Altro beneficio è quello di ottimizzare la circolazione del sangue, attivando la vasocostrizione e di conseguenza, subito dopo, la vasodilatazione, processo che comporta una miglior ossigenazione dei tessuti muscolari. Per far si che tali benefici abbiano un effetto ottimale e istantaneo è consigliato sottoporsi a tale terapia subito dopo la corsa. Tuttavia la critoterapia può essere effettuata anche prima della corsa per preparare i muscoli a difendersi da eventuali infortuni.

La critoterapia cura anche una delle problematiche più note tra i runner!

La tendinite post corsa è una problematica molto comune tra i runner, causata generalmente dallo stress ripetitivo a carico dei tendini. Applicare il ghiaccio sulla zona colpita può aiutare a curare anche tale problematica, riducendo infiammazione e gonfiore e alleviando il dolore. Quindi possiamo ben dire che i runner dovrebbero aggiungere la terapia del ghiaccio nella loro fase di recupero. E a proposito di tendinite: ecco come curare e prevenire infortuni dei tendini della caviglia.