Gli effetti delle curve sul tempo di gara

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Come è meglio affrontare le curve durante una maratona per una corsa più efficiente? Con l’aiuto della fisica, risponderemo a questa domanda!

Quando corriamo in curva entrano in gioco delle forze fisiche che si oppongono alla forza propulsiva, rallentandoci e aumentando lo sforzo necessario per mantenere la nostra velocità ideale. Ecco perché nelle gare su pista di 200 e 400 metri, considerando che il percorso prevede anche delle curve, l’avvio degli atleti posti nelle corsie più esterne è più avanzata rispetto alle corsie più interne, così che tutti percorrano la stessa distanza, indipendentemente dalla corsa in cui si trovano.

Le forze principale delle corse nelle curve

Quando corriamo in curva sono principalmente tre le forze da considerare: forza propulsiva, ovvero la forza che il runner è in grado di produrre per correre, la quale dipenderà sia dal peso che dalla massa muscolare dell’atleta; forza resistiva, ovvero l’insieme di fattori che agiscono in contrasto con la forza propulsiva, causando un rallentamento del runner; accelerazione centripeta, ovvero la forza prodotta curvando, la quale tende anch’essa a diminuire la forza propulsiva del runner.

L’entità della curva e il raggio di curvatura

Per comprendere come queste forze lavorano è essenziale misurare anche l’entità della curva, definendo il così detto raggio di curvatura. Capire il raggio di curvatura è molto semplice quando si parla di corsa su pista, dato che la traiettoria è ristretta entro i 1,22m di larghezza in ogni corsia. Più è alto il numero di corsia più sarà elevato il raggio di curvatura. Minore sarà il raggio di curvatura, maggiore sarà l’impatto dell’accelerazione centripeta. L’effetto dell’accelerazione centripeta ed il rallentamento, per questo motivo, sono maggiori nelle corsie interne, quelle appunto con un minore raggio di curvatura. Ti alleni o vorresti allenarti su pista di atletica? Leggi questa guida con alcuni esercizi e allenamenti migliori da svolgere su pista.

Correre le curve sull’asfalto

Il calcolo dell’influenza delle curve diventa più complesso quando ci riferiamo a corse sull’asfalto, dove la traiettoria di curva è molto variabile ed il raggio di curvatura non è definibile in modo così chiaro. A tal proposito, possiamo trarre un consiglio: nelle corse su asfalto, soprattutto in quelle di lunga distanza come maratone e mezze maratone, se si vuole percorrere le curve in maniera più efficiente percorrendo la distanza minore, il consiglio è quello di seguire la tangente della curva, percorrendo una corsa rettilinea che si avvicina il più possibile alla curva. Se sei appassionato di trail running, ecco alcuni consigli e tabelle di allenamento per principianti ed esperti.